"Pedate e schiaffoni a chi sbaglia": ecco la soluzione di Vittorio Feltri
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“Pedate e schiaffoni a chi sbaglia”: ecco la soluzione di Vittorio Feltri

Vittorio Feltri

La violenza giovanile e il ruolo dell’educazione dei genitori: interviene Vittorio Feltri e analizza le radici del problema.

In un editoriale recente su Il Giornale, Vittorio Feltri affronta il tema dell’ondata di violenza che investe ogni ambito, dalle strade alle scuole, dagli ospedali alle famiglie.

Il giornalista propone un’analisi cruda e incisiva delle cause di questo fenomeno, accompagnata da soluzioni che richiamano i metodi educativi di un tempo.

Vittorio Feltri
Vittorio Feltri

La radice del problema secondo Vittorio Feltri

Vittorio Feltri individua nella famiglia il primo e fondamentale luogo di trasmissione dei valori. Secondo il giornalista, l’aumento della violenza giovanile non è solo una questione di bullismo, ma “atti criminali, sempre più gravi e sanguinari“.

Spesso compiuti da ragazzi che agiscono “persino a scuola, armati di coltello“. Alla base di tali comportamenti, sostiene, c’è una carenza educativa evidente: “Dietro questi ragazzi ci sono genitori parimenti violenti, che non hanno insegnato ai figli come comunicare“.

L’incapacità di gestire un dialogo o di affrontare un confronto è un segnale allarmante di una generazione cresciuta senza disciplina né rispetto. La figura dell’autorità, un tempo considerata un punto di riferimento, è oggi spesso vista come un ostacolo da abbattere.

La violenza è la negazione del dialogo“, afferma Feltri, evidenziando come la deriva sociale abbia radici profonde. Genitori incapaci di trasmettere ai figli valori fondamentali come il rispetto.

Un ritorno alla fermezza

Per arginare questa spirale di degrado, Vittorio Feltri propone un ritorno ai metodi educativi “di una volta“. La sua è una posizione che farà sicuramente discutere: “In questo stato di emergenza, ricorrerei alle soluzioni vecchie, quelle semplici, quelle di una volta: pedate e schiaffoni a chi sbaglia“.

Una dichiarazione che, se da un lato può sembrare provocatoria, dall’altro intende sottolineare l’urgenza di ripristinare un modello educativo più rigoroso.

Non è solo una questione di punizioni fisiche, ma di recupero di valori essenziali: “Ecco quali sono i valori civili da recuperare: rispetto del lavoro, confronto basato sull’ascolto, riguardo verso l’«autorit໓.

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ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2024 17:14

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